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Lavorare con il caldo: cosa prevede l’Ordinanza n.1 estate 2025

Lavoratore edile con elmetto durante una giornata estiva, esempio di lavorare con il caldo in cantiere

Indice

Con l’arrivo dell’estate 2025, lavorare con il caldo è una sfida concreta per molte imprese. Le alte temperature, soprattutto nelle ore centrali, possono mettere seriamente a rischio la salute dei lavoratori esposti al sole. come proteggere i lavoratori dal caldo eccessivo durante le ore più critiche della giornata. Per questo, il 18 giugno 2025 la Regione Campania ha emesso un’ordinanza che vieta il lavoro all’aperto nelle ore centrali, per chi opera in settori come agricoltura, edilizia e lavori simili. L’obiettivo è semplice: prevenire malori e garantire condizioni di lavoro più sicure. Una misura che punta a tutelare la salute dei lavoratori, in particolare nei settori agricolo, edile e affini, dove l’esposizione al sole e lo sforzo fisico possono aumentare sensibilmente i rischi per la salute.

Quando e dove si applica il divieto

L’Ordinanza stabilisce che, dal 18 giugno 2025, è vietato svolgere attività lavorative all’aperto nelle fasce orarie comprese tra le 12:30 e le 16:00. Il divieto interessa tutte le aree ad alta esposizione solare, secondo la classificazione aggiornata disponibile sulla mappa del rischio termico pubblicata dal progetto Worklimate.

Questa mappa, redatta su base scientifica e costantemente aggiornata, consente di individuare le zone in cui è più pericoloso svolgere attività fisica all’aperto durante l’estate. È quindi un riferimento essenziale per i datori di lavoro e i responsabili della sicurezza.

Settori coinvolti e obblighi previsti

L’ordinanza riguarda in modo specifico i comparti:

  • Agricolo
  • Edile
  • Settori affini che prevedano un’intensa attività fisica all’aperto

Le aziende attive in questi ambiti devono rivedere i propri orari di lavoro, pianificare le attività evitando le ore centrali della giornata e adottare misure organizzative per proteggere i lavoratori, come:

  • pause all’ombra
  • turni anticipati o posticipati
  • idratazione frequente
  • DPI contro l’esposizione solare

In caso di servizi pubblici essenziali, il datore di lavoro deve comunque adottare tutte le misure possibili per ridurre al minimo l’esposizione al rischio.

Perché il divieto è necessario

Le ondate di calore rappresentano un serio pericolo per la salute, soprattutto per i lavoratori che svolgono mansioni faticose sotto il sole. Lavorare con il caldo, nelle ore più calde, significa esporsi a:

  • colpi di calore
  • disidratazione severa
  • abbassamenti della pressione
  • rischi cardiovascolari
Due operai edili lavorano sotto il sole estivo, evidenziando i rischi di lavorare con il caldo.

I dati degli anni precedenti mostrano un aumento di accessi al pronto soccorso e infortuni correlati allo stress termico. Da qui la necessità di un intervento regionale per prevenire situazioni critiche.

Sanzioni per chi non rispetta l’ordinanza

Il mancato rispetto del divieto è sanzionato secondo l’articolo 650 del Codice Penale, che punisce chi non osserva un provvedimento legalmente dato dall’autorità. Ciò significa che:

  • Il datore di lavoro può essere denunciato
  • È possibile incorrere in multe o sanzioni penali
  • Le imprese potrebbero subire ispezioni e provvedimenti amministrativi

Essere informati e agire per tempo non è solo un dovere verso i propri dipendenti, ma anche un modo per evitare problemi con la legge e garantire continuità all’attività.

Strumenti per monitorare il rischio

Oltre alla mappa Worklimate, sono disponibili strumenti tecnologici per aiutare le aziende a gestire i turni estivi:

  • App meteo professionali per il controllo in tempo reale della temperatura e dell’umidità
  • Sistemi di rilevamento ambientale per cantieri e aziende agricole
  • Formazione dei lavoratori per riconoscere i sintomi del colpo di calore

A tal proposito, è fondamentale che i lavoratori ricevano adeguata formazione. I corsi di aggiornamento, come quelli disponibili attraverso CLAAI Caserta per la sicurezza sul lavoro, permettono alle imprese di adeguarsi non solo all’ordinanza, ma anche alle più generali normative in materia di prevenzione.

Come deve muoversi il datore di lavoro

Per chi gestisce un’impresa artigiana, agricola o edile, adeguarsi subito è fondamentale. Le misure da prendere non sono complicate, ma vanno attuate con buon senso e organizzazione:. Ecco cosa fare:

  1. Consultare quotidianamente la mappa Worklimate
  2. Modificare gli orari lavorativi per evitare le fasce a rischio
  3. Informare i lavoratori con appositi avvisi e momenti formativi
  4. Documentare le misure adottate in caso di controlli
Giovane cameriere al lavoro in un ristorante all’aperto durante una giornata estiva, esempio di lavorare con il caldo.

Se la propria attività rientra tra i servizi pubblici essenziali, è necessario giustificare e documentare ogni eventuale deroga con interventi di mitigazione del rischio (aree ombreggiate, pause obbligatorie, monitoraggio dello stato di salute).

Il ruolo delle associazioni come CLAAI Caserta

Per molte imprese artigiane e agricole, adeguarsi all’ordinanza può risultare complicato senza una guida esperta. CLAAI Caserta rappresenta un punto di riferimento, offrendo:

  • supporto nella pianificazione dei turni di lavoro estivi,
  • formazione specifica su salute e sicurezza,
  • aggiornamenti normativi tempestivi,
  • consulenze personalizzate.

Affidarsi a una struttura come CLAAI Caserta permette di non restare soli in mezzo a regole e obblighi. Con il giusto supporto, anche un cambiamento urgente come questo può essere gestito in modo sereno e veloce., i datori di lavoro possono mettersi in regola in tempi rapidi e con soluzioni sostenibili.

Conclusioni

L’ordinanza n.1 della Regione Campania per l’estate 2025 rappresenta un intervento concreto a tutela della salute dei lavoratori. Limitare il lavoro con il caldo nelle ore più a rischio è una misura di buon senso, che richiede però una corretta applicazione da parte delle aziende.

Conoscere le regole, formarsi adeguatamente e seguire strumenti affidabili come la mappa Worklimate è fondamentale per evitare sanzioni e garantire ambienti di lavoro più sicuri.

La prevenzione, ancora una volta, è la miglior alleata di imprese e lavoratori.

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